Voi sventrate gli Animali e io li studio vivi.
Voi ne fate oggetto di orrore ed io li faccio amare.
Voi lavorate in un laboratorio di torture
ed io osservo sotto il cielo azzurro
al canto dei grilli e delle cicale.
Voi sottomettete ai reattivi il protoplasma e le cellule
ed io studio l’istinto in tutte le sue manifestazioni.
Voi scrutate la morte ed io analizzo la vita.
Se io scrivo per gli scienziati e per i filosofi,
che un giorno tenteranno di dipanare l’arduo problema dell’istinto,
scrivo anche per i giovani
ai quali desidero di far amare questa storia naturale
che Voi riuscite solo a far odiare.
Ricordi di un entomologo, Einaudi, Torino 1972, p. 230